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Formazione Professionale

Riprende il confronto con il Governo Regionale.

L’Assessore Scavone riscontra la richiesta d’incontro. Parleremo con più rami dell’amministrazione e dunque la piattaforma è più corposa riguardando le tre filiere di attività del sistema formativo regionale. La manifestazione  programmata manifestazione del 27 novembre e’ stata, pertanto, revocata.   Intanto pubblichiamo gli esiti del tavolo tecnico del 19/11/2019.

Esiti del tavolo tecnico permanente presso il Dipartimento Istruzione e Formazione: l’intervento dell’Assessore Lagalla ha affrontato temi sia di carattere amministrativo sia politico.

  • Riguardo al funzionamento del Dipartimento e sui tempi di attesa per l’erogazione dei finanziamenti, l’assessore ha trasmesso un atto d’indirizzo al Dirigente Generale abbastanza preciso con la decisa volontà di ridurre i tempi di lavorazione e delle erogazioni dei finanziamenti. A prescindere da alcuni aspetti molto tecnici che non riportiamo, è utile rilevare alcuni punti che riguardano direttamente i lavoratori. Il Dirigente dovrà redigere una nuova richiesta al CGA riguardante la possibilità che per gli Enti ammessi a finanziamenti regionali e/o comunitari di cedere il loro credito a un istituto bancario che li doterebbe della necessaria liquidità, nelle more dell’emissione dei mandati di pagamento, per pagare personale e fornitori. Il ritorno al CGA siciliano è giustificato dal fatto che in altre regioni, almeno altre due, la cessione del credito è già operativa e pertanto, si comprende perche si reitera la richiesta al CGA. Se fosse offerta questa possibilità, cercata più volte in passato ma senza successo, il beneficio per i lavoratori sarebbe evidente e costituirebbe un atto di normale civiltà contrattuale anche se rivoluzionario per il sistema formativo regionale: ricevere i pagamenti delle retribuzioni ogni mese!
  • Collegamento tra gli uffici: altro tema affrontato, è quello del mancato collegamento tra un ufficio e l’altro. Un caso clamoroso, denunciato dalla UI Scuola in V Commissione all’ARS, è quello della mancata trasmissione della conferma della polizza fideiussoria da un ufficio all’altro. La conferma sosta per settimane e mesi nell’ufficio che la riceve mentre un altro ufficio, al piano di sopra, non può emettere il mandato di pagamento all’ente perche in attesa della conferma polizza. Il teatro dell’assurdo insomma. Anche su questa vicenda l’Assessore dei mancati collegamenti è stato particolarmente interessante.
  • Altro punto qualificante dell’atto di indirizzo: individuare la strada più veloce per modificare il numero delle erogazioni in capo ai finanziamenti comunitari riducendoli sostanzialmente a due; un acconto e un saldo. Anche questo elemento è indicativo. La decisione è possibile perché rientra tra la prerogativa dell’Autorità di Gestione e può costituire un’alternativa alla cessione del credito. L’ente avrebbe più disponibilità per pagare la retribuzione e i fornitori se in luogo del 50% del finanziamento ne ricevesse ad esempio il 90%.
  • Piattaforma informatica: la rivisitazione delle piattaforme è avvertita come indispensabile e già sono stati assunti i contatti necessari per avviarla. L’UIL Scuola ha rilevato quanto sia utile ai fini della riduzione dei tempi di erogazione dei finanziamenti e della certificazione della spesa creare la possibilità che tutti gli uffici possano pescare nella stessa banca dati o negli stessi archivi all’uopo creati, per esportare dati utili all’istruttoria e non richiedere ai soggetti finanziati i medesimi documenti se già in possesso dell’amministrazione. L’UIL ha rilevato inoltre una circostanza assurda quanto ridicola e cioè che gli operatori degli enti che caricano a sistema, in caso di un mero errore di caricamento: digitazione del n. 20 piuttosto che del n. 40, non possono correggerlo in autonomia, ma devono richiedere l’intervento del Dipartimento. Sull’argomento si è registrata la massima attenzione da parte dell’assessore e del Dirigente.
  • Mandati di pagamento: due date da annotare per i pagamenti di fine anno. Il 10 dicembre, data entro la quale devono affluire i mandati di pagamento a valere su fondi regionali e il 18 dicembre quelli, termine per i titoli di spesa a valere dei fondi comunitari. L’assessore, enti e OO.SS. hanno richiesto il massimo sforzo possibile per esitare tutti i mandati di pagamento pronti in vista del probabile esercizio provvisorio. Attualmente la ragioneria dell’assessorato ha in corso la registrazione circa 70 decreti che racchiudono circa 236 impegni di spesa afferenti i primi anni dell’IeFP. In corso di definizione le erogazioni dei primi acconti dell’avviso 2. Pressing dell’assessore sul dipartimento.

Risultati dopo i tavoli istituzionali e i contatti con i vari ministeri, in materia d’istruzione e servizi per il lavoro: l’Assessore riferisce della posizione del Ministero del Lavoro in merito a due questioni importanti per la categoria. Albo regionale. Aggiornato con il depennamento di circa 1000 operatori, che godono sulla scorta di un prospetto fornito da INPS, di trattamento pensionistico. Fuoriuscita. In merito all’ipotesi di fuoriuscita di circa 1100 operatori con un’età compresa tra 60 e 66 anni utilizzando risorse del FSE il ministero del lavoro ha rammentato che quale che sia la modalità di accompagnamento alla pensione individuata deve essere coerente con le disposizioni nazionali in materia. Non sembra che a livello nazionale ci sia una disponibilità a ricorrere, anche legislativamente, a una deroga. L’assessore e il suo staff assieme al dipartimento lavoro devono ricercare altri strumenti.

Accordo sindacale contrattuale: quando l’Assessore ha chiesto se ci fossero problemi di carattere politico da sollevare l’UIL ha chiesto con determinazione una rigorosa verifica dell’accordo trilaterale Assessorato – Enti – OO.SS. dello scorso luglio con riferimento sia alle assunzioni realizzate nei percorsi finanziati con l’avviso 2 sia in quelli di IeFP. La nostra organizzazione ha chiesto di verificare a quali tipologie contrattuali hanno fatto ricorso gli enti, il numero delle ore retribuite, quello dei lavoratori esterni o interni all’albo. Riteniamo, infatti, che le informazioni, assunte dal Dipartimento con i periodici monitoraggi, non fornisca lo stato veritiero delle cose. Abbiamo inoltre ricordato che il mancato rispetto dell’accordo costituisce violazione di contratto e che operazioni d’ingegneria contrattuale per ridurre inopinatamente il costo del lavoro, a scapito degli enti che hanno costituito i rapporti nel rispetto dell’accordo e del CCNL, potrebbero integrare condotte vietate dalla legge. Avere costituito nell’ambito dell’avviso 2 circa 2800 contratti di lavoro, con varie tipologie contrattuali e con differenti impegni orari, è un risultato sicuramente positivo oseremmo dire insperato ma la filiera che può dare occupazione più stabile e più copiosa al momento non è sufficientemente controllata e l’UIL in base all’accordo sottoscritto l’ha chiesto con forza.

Proposte per il settore della formazione: restiamo impegnati con gli assessori di questo Governo regionale che intendono favorire la ricollocazione e il ritorno al lavoro degli operatori iscritti all’albo. Restare impegnati, significa apportare contributi efficaci nella produzione sia di provvedimenti regionali sia nazionali che aiutino i nostri lavoratori ad avere più di un’opportunità. Ancora più chiaramente raggiungere tutti anche se con tempi e proposte diverse. Com. Per prima cosa bisogna alleggerire l’albo attraverso proposte di fuoriuscita e/o di prepensionamento coerenti con la legislazione regionale e nazionale. Una prima proposta in questa direzione, riguardante l’accompagnamento alla pensione di vecchiaia, è stata esaminata dal Ministero del Lavoro che ha rilevato aspetti, a loro giudizio, non corrispondenti e coerenti alla normativa nazionale. Stiamo riesaminando la proposta alla luce delle osservazioni e valutando l’opportunità di inoltrarne altre. L’obiettivo è di alleggerire l’albo di circa 1100 operatori con età compresa tra 60 e 66 anni. Si aggiunga la proposta di un contribuito, da stabilirsi, chi è interessato alla creazione di una piccola impresa anche con aiuti nella fase di start up.

La seconda opportunità è agenda digitale. La possibilità cioè che personale del settore, in base alla convenzione già stipulata con Anpal possa essere impegnato nella de materializzazione degli uffici della Regione Siciliana. Obiettivo ricollocare da 500 a 600 operatori.

Terza opportunità: avvio delle attività formativa a valere dell’avviso 8 con circa 136 milioni di euro di finanziamento. L’amministrazione, dopo la sentenza del CGA, ha già pronto il dispositivo da applicare alla graduatoria e lo farà previa acquisizione da parte del medesimo CGA di una sorta d’incidente dell’esecuzione teso a verificare la concretezza e la precisione dei modi di attuazione del predetto giudizio. Se i tempi previsti si esauriranno entro l’anno 2019 tra gennaio e febbraio 2020, l’avviso potrebbe essere avviato.

Servizi formativi: occorre svolgere un confronto più di dettaglio sulle tutele da riservare, nell’ambito dei prossimi bandi, al personale proveniente dalle sedi orientative e che possiede un cospicuo bagaglio esperienziale e di conoscenza delle politiche attive in Sicilia. Più rami dell’amministrazione regionale sono coinvolti nel processo decisionale ma sindacato e lavoratori intendono dire la loro. Tuttavia, la creazione di possibilità di lavoro non passa solamente dai bandi ma dall’attivazione di altre risorse come quelle destinate alla seconda Garanzia Giovani in fase di avvio.

 

Conclusioni: il sindacato non è amico o nemico dei Governi. Valuta i provvedimenti, adottati in relazione all’interesse che tutela e a quello generale, assumendo la decisione di sostenerli o di contrastarli.  Al momento il Governo Regionale, eccezion fatta per l’Assessorato dell’istruzione e della formazione professionale, che ha avuto il merito di sdoganare il sistema formativo dopo la impietosa azione dei Governi Crocetta, brilla per non operare scelte. Non assumere decisioni è una delle cose peggiori che caratterizza un Governo tanto più se a quella decisione non se ne può sostituire un’altra. E’ certamente difficile operare scelte con un deficit di bilancio stratosferico ma quando le risorse ci sono e sono trasferite dallo Stato alla Regione, non decidere è una colpa grave. E’ quanto si sta verificando per il rafforzamento dei Centri per l’Impiego in Sicilia anche se il recente riscontro dell’Assessore Scavone alle numerose richieste delle OO.SS  e dei movimenti apre una fase nuova di confronto. La Uil conferma che la vertenza comunque riguarda l’intero settore  unitamente alle altre sigle sindacali e movimenti concorda con l’Assessore Lagalla nel ritenere che una risposta, anche con tempi non coincidenti, bisogna darla a tutti i lavoratori.