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ANFE REGIONALE: l’ultimo grande ente di formazione storico e laico esce fuori dal sistema formativo regionale.. I governi regionali che si sono succeduti in questi ultimi anni hanno distrutto il sistema formativo siciliano lasciando solo macerie perché hanno applicato una regola feroce vigente in epoca romana che duemila anni di cristianesimo non sono riusciti a sconfiggere. Duemila anni fa se uno schiavo tradiva il loro padrone tutti gli schiavi al servizio della casa venivano trucidati.

La stessa regola e’ stata applicata agli enti storici: se sbaglia il legale rappresentante i dipendenti perdono il loro posto di lavoro. Nulla da dire alla magistratura che ha svolto e svolge il suo compito nel migliore dei modi, molto da ridire sull’operato degli ultimi governi regionali che non hanno saputo o non hanno voluto ricostruire. Solo proclami niente costrutto, un fallimento dell’azione di governo assoluto, senza scusanti.

La UIL si e’ opposta a questa distruzione del lavoro, a volte anche da sola, ha illustrato proposte utili per il mantenimento dei livelli occupazionali ma ha trovato un muro invalicabile. Anche in questi giorni la UIL lo ha fatto proponendo: la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo contrattuale regionale trilaterale sulle assunzioni già siglato con Forma e Cenfop, un intervento di riqualificazione per il personale licenziato a valere del FEAG unitamente a quello a carico della legge 236/93, il finanziamento per la fuoriuscita dal settore per i lavoratori vicini alla pensione. L’Assessore Marziano accetti e faccia sue queste proposte per dare risposte concrete ai lavoratori del settore. Lascia ben sperare l’azione politica del nuovo Assessore Regionale al Lavoro Mangano che a qualche mese dalla sua nomina si sta impegnando seriamente per dotare la Sicilia di un sistema multi articolato e permanente per fornire servizi utili alle famiglie e a chi e’ in cerca di un lavoro. 

(A.P)