close

Ieri, una delegazione di lavoratori degli ex sportelli multifunzionali della CGIL, della CISL e della UIL e è stata ricevuta alla Presidenza della Regione, dove ha sollecitato la ripresa delle politiche attive del lavoro al servizio dei cittadini siciliani, e l’integrazione con le politiche di inclusione sociale e con quelle della formazione professionale.
CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria hanno denunciato l’inerzia dell’assessore Ippolito al quale hanno svariate volte inviato richieste di incontro mai riscontrate per avviare il confronto sulla annosa vicenda degli ex sportellisti, operatori che hanno sperimentato in Sicilia le politiche attive del lavoro ed oggi si trovano nella condizione paradossale di essere loro stessi senza lavoro.
“Le nostre segreterie regionali hanno scritto al Presidente – dichiarano Giovanni Lo Cicero della FLC CGIL, Gianni Migliore della CISL Scuola e Ninni Panzica della UIL Scuola – chiedendo un tavolo per discutere del rapido avvio di azioni che utilizzino fondi europei, statali e regionali, esistenti e disponibili con l’obiettivo di restituire servizi ai cittadini e opportunità di lavoro per tutti gli operatori degli ex sportelli multifunzionali, attuando quanto prevedono la riforma degli ammortizzatori sociali, e rendendo esigibili istituti come il reddito d’inclusione.
La vertenza, che va avanti da cinque anni, ha provocando finora solo risposte demagogiche e non trovato soluzioni, mentre si rischia di vanificare le risorse disponibili e si negano diritti ai disoccupati ed alle fasce più deboli della popolazione siciliana.”
CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria, durante l’incontro con il capo della segreteria tecnica del Presidente Musumeci, Avv. Gargano, hanno ribadito l’urgenza che la Presidenza della Regione si faccia carico della regia delle azioni necessarie, che devono vedere l’Assessore alla Famiglia e quello della Istruzione e formazione interagire, insieme ai dirigenti dei dipartimenti regionali del Lavoro, della Famiglia e dell’Istruzione, per individuare una rosa di azioni capaci di restituire servizi ai cittadini siciliani e fare ritornare al lavoro gli operatori fermi da troppo tempo, facilitando l’esodo di coloro che sono prossimi alla pensione.
“Ieri, si è trattato di un primo, piccolo, atto di attenzione del Presidente, d’ora in avanti, sarà necessario intensificare il confronto incontrando tutti gli attori della vertenza, e riprendendo la interlocuzione politica e tecnica sui problemi esposti – comunicano i rappresentanti delle tre OO SS – Adesso il governo si assuma le proprie responsabilità e decida quale strada seguire, o saremo costretti a mettere in campo incisive iniziative di protesta.”